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I Vini dello Château Lafitte
La Storia dello Château Lafitte
Situato a Monein, nel cuore dei Pirenei Atlantici, lo Château Lafitte rappresenta un modello agricolo unico nel panorama vitivinicolo del Sud-Ovest. Questa tenuta familiare, ospitata in un'antica dimora signorile del XIV secolo, è gestita da decenni dalla famiglia Arraou. Oggi, Antoine Arraou continua e approfondisce questo approccio trasformando il luogo in un ecosistema a sé stante, certificato in agricoltura biologica e biodinamica (Demeter). Nei suoi 5 ettari di vigneti, convivono viti, pecore, cereali, alberi da frutto e api. Questa diversità agricola non è solo decorativa: permette di ricreare un equilibrio vitale, nutrire i suoli, limitare gli interventi e inserire la tenuta in una logica contadina sostenibile. Qui si coltiva una visione impegnata del vino, lontana dagli standard e dalle ricette preconfezionate.
Le Cuvée dello Château Lafitte
Le cuvée dello Château Lafitte sono pensate per riflettere la ricchezza del terroir del Béarn e le scelte deliberate di un metodo di produzione senza artifici. Le uve — principalmente Petit Manseng, Gros Manseng e Sauvignon — sono raccolte a mano, vinificate senza additivi enologici, senza solfiti aggiunti e spesso senza filtrazione. Alcune cuvée sono affinate in anfore o in giare di gres, altre in botti o in vasche, a seconda dell'energia del vino e delle scelte di Antoine Arraou. La tenuta lavora anche su macerazioni pellicolari per i bianchi, sempre con grande finezza. I vini, come Argile, Funambule, Sol i Serena o La Coulée Douce, offrono espressioni sincere, vibranti, fuori dagli schemi, ma profondamente legate al loro luogo d'origine. Sono cuvée che si inseriscono nel movimento del vino naturale, con una vera padronanza tecnica e una visione chiara di ciò che può essere un vino vivo del Sud-Ovest.